Nell'aria
volteggio come se fossi niente,
mi
lego, mi spiego e il mio stato muto
quando
io, particella vagante,
incontro
un altro elemento e lo scruto.
Sto
nel sangue che scorre nelle tue vene,
sono
ossigeno eterno che muove il tuo cuore
quando
è tutto in funzione, ma niente si vede.
Non
mi prendi per mano, ma mi chiami per nome,
non
conosci il mio volto, non ne vedi il colore.
Sono
io che ti tocco e che mai ti rispondo.
Passo
dall'acqua all'aria senza fatica alcuna,
resto
fermo e compatto o nel fuoco mi fondo.
Sopporto
la noia che nel tempo perdura,
ma
resto io padrone del mondo!
Andrea Marr